Il Cratere del Vesuvio
Cratere del Vesuvio
L’inconfondibile linea del Vesuvio abbraccia il golfo di Napoli: un gigante che terrorizza e seduce allo stesso tempo, come una divinità bella e terribile. Scalare il grande cono, passeggiare per i fiumi di lava, percorrere uno dei 9 sentieri o respirare semplicemente l’aria del Vesuvio è un’emozione unica per chi vuole visitare Napoli e la Campania.
Il Parco Nazionale del complesso vulcanico Somma-Vesuvio, istituito nel 1995, abbraccia un’area di 8.482 ettari, comprende 13 comuni, un’area “Riserva di biosfera” Unesco e una Riserva forestale nazionale. L’attuale paesaggio vesuviano è il frutto di un’intensa attività vulcanica esplosiva, che 400mila anni fa ha forgiato strato su strato il vulcano. Il Monte Somma, l’area vulcanica più antica, e il Vesuvio – con il suo cratere del diametro di 650 metri – sono separati dalla valle del Gigante dove sono visibili le colate laviche e le straordinarie Piante Pioniere. La ricchezza di minerali e la vicinanza del mare hanno reso straordinariamente fertili i terreni della zona, che producono albicocche, pesche, gelsi, i caratteristici pomodorini e pregiate uve. Lo spettacolo delle ginestre in fiore in primavera, e in inverno la cima innevata che lascia scorgere la linea perfetta del cratere, basterebbero da sole a fare del Vesuvio una delle grandi meraviglie del mondo.
L’ascesa al Gran Cono del Vesuvio, ovvero al Cratere del Vesuvio, è uno dei 9 sentieri che si possono intraprendere, e parte dal “Piazzale di quota 1.000”, situato nel territorio di Ercolano. Nel primo tratto una serie di panoramici tornanti permettono di ammirare l’antico vulcano del Monte Somma, separato dal Vesuvio dalla Valle del Gigante, che ad ovest prende il nome di Atrio del Cavallo, e si individua facilmente il Colle Umberto, sede dell’Osservatorio Vulcanologico Vesuviano (il primo in Italia, fondato nel 1841). Una volta raggiunta la Casetta del Presidio Permanente Vulcano Vesuvio e pagato il pedaggio, si prosegue lungo il un viottolo con numerosi affacci sulla bocca del cratere.
L’itinerario è circolare: una volta arrivati in cima, si torna al punto di partenza. Si raggiunge dunque la Capannuccia – la “meta ravvicinata” – e, superata una sbarra, si scende lungo le pendici del vulcano. Il sentiero si restringe fino a raggiungere il vecchio Piazzale (situato nel territorio di Ottaviano) – la “meta intermedia” – dal quale si ammira un panorama di rara bellezza: le creste del Monte Somma, con ai piedi la Valle del Gigante che ad sud-est prende il nome di Valle dell’Inferno. Si prosegue poi in discesa, lungo un tratto dell’antica Strada Matrone, che si lascia al primo bivio imboccando la via a sinistra. Raggiunto il Rifugio Imbò, si supera un cancello di accesso al sentiero e si prosegue verso il “Piazzale di quota 1.000” di Ercolano, da cui si è partiti per la scalata.
Cratere del Vesuvio
Piazzale di Quota 1000 – Ercolano (NA)
Il Piazzale di Quota 1000 Museo dista 11,5 km (25 minuti in auto), in direzione Vesuvio, dall’uscita Ercolano dell’Autostrada A3/E45 Napoli-Salerno.
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