News

Bollani e Guidi chiudono il Festival 2011

La chiusura della sedicesima edizione di Pomigliano Jazz Festival è affidata al Danish Trio di Stefano Bollani, nel parco pubblico di Pomigliano d’Arco alle ore 20:30. Si continua con le storie di libertà  di Giovanni Guidi & the unknown rebel band, ensemble di nove tra i migliori giovani jazzisti italiani. Finale in piazza Mercato con l’energia del Low Frequency quartet di Alessandro Tedesco. Tutti i concerti sono ad ingresso gratuito.

Stefano Bollani Danish Trio

Artista inafferrabile, ladro di ogni genere alla tastiera, esperto esecutore o improvvisatore cool. Come provare, per l’ennesima volta, e provvisoriamente, a descrivere le doti di Stefano Bollani? Diplomato al Conservatorio di Firenze nel 1993, sì. In tour con Irene Grandi, Jovanotti, Raf, pure. Partner privilegiato di Enrico Rava, Richard Galliano, Gato Barbieri, Pat Metheny, Lee Konitz, si sa. Celebrato dalle testate specializzate di jazz in tutto il mondo, celebrato dai fan in tutti i suoi live. Bollani suona composizioni classiche, il ritmo made in Brazil, il jazz degli standard, il pop retro, la tradizione mitteleuropea. Suona per progetti in duo (un esempio: con Chick Corea) e in terzetto come il Danish Trio, con il quale ha pubblicato già  due titoli: “Mi ritorni in mente” e “Stone In the Water”, nei quali si alternano evergreen della musica leggera italiana, ballad di Caetano Veloso e Tom Jobim e sonate su Poulenc. Bollani è anche maschera-audio di spettacolari trasmissioni radiofoniche, autore di libri (uno dedicato a Carosone) ed interprete di tributi ispirati alla letteratura di Queneau. Ed è l’emblema di come un musicista d’oggi, in Italia e altrove, possa diventare una star perchè è, semplicemente, bravo. Con ironia, grazia, talento e coraggio, Stefano Bollani al Festival 2011 per uno show imprevedibile ed imperdibile.

Stefano Bollani pianoforte
Jesper Bodilsen contrabbasso
Morten Lund batteria

Giovanni Guidi and the Unknow Rebel Band

“Unknown rebel” un percorso, una suite sulla libertà , su tutte le libertà . Quella delle grandi rivoluzioni a cui presero parte migliaia di uomini, ribelli sconosciuti. Perchè dietro ai grandi nomi che sopravvivono alla storia, migliaia sono quelli che nel più completo anonimato la storia la fanno. Ed è intorno a questi uomini che si muove il progetto ideato da Giovanni Guidi, uno tra i migliori talenti della nuova generazione di jazzisti italiani. Un concerto evocativo che racconta storie straordinarie. Si passa dalla Liberazione d’Italia alla Primavera di Praga, attraverso i desaparecidos argentini, le lotte anticolonialiste in Africa, la rivolta di piazza Tien an Men – da qui la denominazione The Unknown Rebel, dalla celebre immagine di quello studente, ribelle sconosciuto, in camicia bianca davanti ai carri armati – e la guerra civile spagnola del ’39, arrivando al G8 e alla recente “Onda” studentesca. Al progetto partecipano nove giovani musicisti, tra i più interessanti che il panorama nazionale (e non solo) abbia espresso negli ultimi anni. La musica di Guidi si muove sui grandi riferimenti orchestrali degli anni ’60 e ’70: dalla Liberation Music Orchestra a “We Insist! Freedom Suite Now” di Max Roach, incrociata e mischiata alla tradizione popolare, quella italiana e oltre, attraverso i temi celebri che hanno accompagnato i grandi movimenti civili.

Mirco Rubegni e Fulvio Sigurtà  tromba e flicorno
Mauro Ottolini
trombone
Daniele Tittarelli
sax contralto
Dan Kinzelman sax tenore
David Brutti
sax baritono
Giovanni Guidi
pianoforte
Joe Rehemer
contrabbasso
Joao Lobo batteria

Alessandro Tedesco  (foto di Michele Coretti)

Il trombonista beneventano Alessandro Tedesco presenta “Argonauta”, il suo ultimo lavoro discografico, pubblicato per Itinera con il suo Low Frequency quartet. Un cd con sonorità  fresche ed originali che denota una rara curiosità  e un’apertura musicale non comune. Un mix accattivante dei vari linguaggi del jazz, attraverso la commistione di più stili: il funky, il blues, il be bop e persino l’elettronica. Musica in costante movimento, con dinamiche che variano repentinamente e atmosfere imprevedibili.

Alessandro Tedesco trombone, elettronica
Giovanni Francesca chitarra, elettronica
Davide Costagliola
basso elettrico
Gianluca Brugnano batteria

Share Button